Posts Tagged 'Letture'

I libri salvati

Per fortuna c’è chi salva i libri. Chi li compra non solo per il proprio piacere personale, ma con la convinzione di lasciarli in eredità agli Altri. Ho trovato il mio libro. Una copia di Aprile è arrivato era disponibile al Fondo Manoscritti dell’università di Pavia.

Solo per dire grazie.

Dormire fa rima con amare

“Fare l’amore con una donna e dormire con una donna sono due passioni non solo diverse ma quasi opposte. L’amore non si manifesta col desiderio di fare l’amore (desiderio che si applica a una quantità infinita di donne) ma col desiderio di dormire insieme (desiderio che si applica a un’unica donna)”.
(Milan Kundera)

Ho finito di leggere “L’insostenibile leggerezza dell’essere”. Mi mangio le mani per non aver sottolineato le parole che mi hanno colpita, ma non mi piace scrivere sui libri. Mi mangio le mani per non averne preso nota sul block notes che porto sempre con me, ma non riesco a fermarmi se mi piace quello che leggo. Così non so elencare con la giusta precisione le parole che mi hanno aiutata a pensare, vorrei aver ricavato da questo libro una sorta di decalogo da tenere a mente con le parole scelte dall’autore. Non so perché ho aspettato tanto a leggerlo, forse perché in troppi mi dicevano “è bellissimo”. Ora ho capito. C’è la filosofia dell’amore e della vita, la spiegazione di tanti dubbi, e semplicemente tanti dubbi. Tra leggero e pesante scegliere non è sempre la possibilità che ci viene concessa. Si può essere sempre in bilico tra il positivo e il negativo. Questo è un libro fatto di odori che non se ne vanno, di rumori, di urla, di sogni e provocazioni, fatto di dolori del corpo in risposta a ferite dell’anima.
Il desiderio di dormire con una donna come definizione dell’amore mi ha fatto alzare gli occhi dal libro. Le parole sono di Tomas, che di donne si circonda, ma che non le lascia mai dormire nel suo letto, e mai si ferma a domire con loro. Solo con Tereza scopre che quel desiderio di addormentarsi con lei e di svegliarsi con il suo viso davanti agli occhi è il vero senso dell’amore. Dormire insieme penso sia la forma più dolce dell’amore, quel riuscire a rilassarsi che troppo spesso è negato. E’ condividere. Mi chiedo però se sia davvero limitato a una sola persona.

La ragazza che giocava con il fuoco

La ragazza che giocava con il fuoco - Larsson

La ragazza che giocava con il fuoco - Larsson

E’ il secondo volume della trilogia Millennium di Stieg Larsson (Ed. Marsilio). La ragazza che giocava con il fuoco è un altro giallo con gli stessi personaggi del primo volume Gli uomini che odiano le donne. E’ più realistico del primo perché il mistero al centro del libro è legato al traffico di donne dall’Est, e tra indagini private, giornalistiche e della polizia i pezzi della storia lentamente si sistemano al posto giusto. E’ a pagina 653 che si dà un senso a tutto. E questo ti permette di leggere quasi tutto il libro senza sapere nulla di più dei personaggi, con la possibilità di scoprire pagina per pagina e soprattutto di provare a dare una personale soluzione al caso. La prima parte sembra sospesa, un po’ lenta, fa scattare subito il paragone con il primo libro e il naso si storce leggermente. Ma poi la storia si fa coinvolgente. Prendi questo librone da 754 pagine in qualsiasi momento libero della giornata per riuscire a finirlo. Violento in più tratti, crudo, anche questo serve a creare tensione e a caratterizzare i personaggi.

“Nessuno è innocente, esistono solo gradi diversi di responsabilità”. In fondo è così, perché anche chi non ha premuto il grilletto, non ha puntato un coltello, non ha ferito nessuno, ha comunque avuto un ruolo in questa storia.

Gomorra

GomorraPAVIA Mentre guardavo il primo tempo di Gomorra (premiato al festival di Cannes con il Gran premio della giuria) mi dicevo “eppure manca qualcosa”. Poi ho pensato a cosa mi aveva subito colpito del libro di Roberto Saviano. C’è il punto di vista del narratore, è “lui” che arriva sul posto dove hanno appena ucciso un ragazzo, lui che descrive quello che vede, lui che parla con la gente, con chi “non ha visto niente, ma era proprio lì”. E’ come accompagnare per mano il lettore sul luogo della sparatoria e dirgli “vedi, ecco cosa sta succedendo”. Le immagini dovrebbero dare con ancora più forza questo messaggio, perché ti fanno vedere e non solo immaginare. Eppure mi è mancato questo senso di condivisione. Nel film sembra di potersi sentire distanti da questa realtà. Nel libro ti ci senti immerso fino al collo. Forse l’espediente tecnico è semplicemente diverso. Garrone sceglie di proporre alcune delle tante storie drammatiche raccontate da Saviano in forma quasi di documentario, come se una telecamera “casalinga” girasse tra le famiglie dei camorristi, tra i cortili e il vuoto delle Vele di Scampia. E come se dietro quella telecamera ci fosse lo stesso testimone che nel libro è narratore. Anche se mi è mancato il coinvolgimento del libro, Gomorra di Matteo Garrone non tralascia niente: rifiuti, droga, sfruttamento. La facilità con cui si uccide. E’ così semplice togliere la vita a una persona? Coinvolgere dei bambini nell’organizzazione di un omicidio, dando loro una parte in quello che non può essere un gioco della vita? La risposta è sì, per molti è così semplice. E questo fa uscire le persone dal cinema commentando “cavolo, sono angosciato” oppure “fa male allo stomaco”. Questo perché vedere coinvolge di più. Vedere il sangue, lascia senza fiato. Leggerlo sulle pagine del libro per la maggior parte delle persone non fa lo stesso effetto. Secondo me è giusto rimanere sconvolti da questa realtà, ma se il film lascia un senso di nausea il libro porta a riflessioni molto più ampie, più dure, più sconvolgenti.

Uomini che odiano le donne

Uomini che odiano le donne - LarssonPAVIA/GENOVA Come scavare nel passato delle persone. Quali informazioni tenere, quali tralasciare, quali dimenticare, tra etica, passione, deontologia, curiosità, vendetta. Come arrivare a risolvere un giallo che da anni ha lasciato senza speranze una famiglia di ricchi imprenditori. Il primo romanzo della trilogia Millennium di Stieg Larsson (ed. Marsilio) racconta una storia fatta non solo di misteri, intricati legami di famiglia e sospetti. Tra le trame del giallo si appoggiano i tratti dei personaggi. Mikael Blomkvist è un giornalista d’inchiesta nel settore economico. Quarantenne, brillante, molto sicuro del suo fascino, è un uomo che “ama le donne” in mezzo a tanti che le “odiano”, non le comanda né si fa comandare, si lega a loro nel solo intento di stare bene. Riesce a sciogliere Lisbeth Salander, pirata informatico di 25 anni, esile nel fisico, ma aspra e dura, la prima a dare battaglia, a suo modo, a tutti gli uomini che non rispettano le donne, che le trattano come oggetti, le violentano, le uccidono o semplicemente ne dispongono a loro piacimento. Sono tanti e di forme diverse i legami tra i personaggi. Ci sono forme di amore che sfuggono alle definizioni. Ma che sono incredibilmente reali, come il seme della violenza nelle persone meno sospette. Ci sono legami che sembrano poter vivere solo nelle pagine di un romanzo, ma a guardare bene non sono così lontani da quello che accade a chi le pagine le sfoglia e non vi si nasconde dentro.


I BRUSCHI DETTAGLI

Raccontare, vedere poi ascoltare e scrivere. Leggere, chiedere, curiosare. E una pagina bianca per dirlo a qualcuno. Non il Tutto, solo qualche dettaglio

SUL COMODINO

Paul Auster, un po' di Pamuk, Erri De Luca

ULTIME LETTURE

Un uso qualunque di te (Sara Rattaro)

Twitter factor (Augusto Valeriani)

La vita è altrove (Milan Kundera)

1Q84 (Haruki Murakami)

Zita (Enrico Deaglio)

L'animale morente (Philip Roth)

Così è la vita (Concita de Gregorio)

I pesci non chiudono gli occhi (Erri De Luca)

Cattedrale (Raymond Carver)

Lamento di Portonoy (Philip Roth)

Libertà (Jonathan Franzen)

Il dio del massacro (Yasmina Reza)

L'uomo che cade (Don De Lillo)

Il condominio (James G. Ballard)

Sunset limited (Cormac McCarthy)

I racconti della maturità (Anton Cechov)

Basket & Zen (Phil Jackson)

Il professore di desiderio (Philip Roth)

Uomo nel buio (Paul Auster)

Indignazione (Philip Roth)

Inganno (Philip Roth)

Il buio fuori (Cormac McCarthy)

Alveare (Giuseppe Catozzella)

Il Giusto (Helene Uri)

Raccontami una storia speciale (Chitra Banerjee Divakaruni)

Cielo di sabbia (Joe R. Lansdale)

La stella di Ratner (Don DeLillo)

3096 giorni (Natascha Kampusch)

Giuliano Ravizza, dentro una vita (Roberto Alessi)

Boy (Takeshi Kitano)

La nuova vita (Orhan Pamuk)

L'arte di ascoltare i battiti del cuore (Jan-Philipp Sendker)

Il teatro di Sabbath (Philip Roth)

Sulla sedia sbagliata (Sara Rattaro)

Istanbul (Orhan Pamuk)

Fra-Intendimenti (Kaha Mohamed Aden)

Indignatevi! (Stéphane Hessel)

Il malinteso (Irène Némirovsky)

Nomi, cognomi e infami (Giulio Cavalli)

Tangenziali (Gianni Biondillo e Michele Monina)

L’Italia in seconda classe (Paolo Rumiz)

ULTIME VISIONI

Be kind rewind (Michel Gondry, 2007)

Kids return (Takeshi Kitano, 1996)

Home (Ursula Meier, 2009)

Yesterday once more (Johnnie To, 2007)

Stil life (Jia Zhang-Ke, 2006)

Cocaina (Roberto Burchielli e Mauro Parissone, 2007)

Alla luce del sole (Roberto Faenza, 2005)

Come Dio comanda (Gabriele Salvatores, 2008)

Genova, un luogo per dimenticare (Michael Winterbottom, 2010)

Miral (ulian Schnabel, 2010)

Silvio forever (Roberto Faenza, 2011)

Election (Johnnie To, 2005)

Oasis (Lee Chang-dong, 2002)

Addio mia concubina(Chen Kaige, 1993)

La nostra vita (Daniele Luchetti, 2010)

Departures (Yojiro Takita, 2008)

La pecora nera (Ascanio Celestini, 2010)

Flags of our fathers (Clint Eastwood, 2006)

L'uomo che fissa le capre (Grant Heslov, 2009)

Buongiorno Notte (Marco Bellocchio, 2003)

Vallanzasca - Gli angeli del male (Michele Placido, 2010)

Paz! (Renato De Maria, 2001)

Stato di paura (Roberto Burchielli, 2007)

Gorbaciof (Stefano Incerti, 2010)

L'esplosivo piano di Bazil (Jean-Pierre Jeunet, 2008)

Confessions (Tetsuya Nakashima, 2010)

127 ore (Danny Boyle, 2010)

Qualunquemente (Giulio Manfredonia, 2011)

American life (Sam Mendes, 2009)

Look both ways (Sarah Watt, 2005)
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