Venerdì pomeriggio. Devo fare due commissioni e so di essermi ridotta all’ultimo momento. Però…
Entro dalla fioraia in corso Manzoni. Se devo regalare dei fiori vado lì di solito, la signora dietro al banco è gentile, le composizioni mi piacciono. Le spiego che devo mandare un mazzo di fiori fuori Pavia, a Rivanazzano, il sabato mattina. Mi spiega che in teoria c’è Interflora, che costa 18 euro per il trasporto. Però, mi dice, lei abita a Voghera e così me lo consegna lei, prima di venire al lavoro. “O al limite ci mando mio marito, non ti preoccupare vedrai che arriva in tempo e così risparmi i soldi dell’Interflora che non sono pochi”.
Io chiedo se è sicura, se non è un problema. Lei mi sorride e mi ripete di non preoccuparmi.
E a lei va il primo grazie.
Dopo la fioraia sono andata in lavanderia. Spiego alla signora che avrei bisogno di lavare e stirare una camicia che ho paura di rovinare. “Non c’è problema – mi dice – è pronta martedì”. A quel punto devo essere sbiancata. “Non è proprio possibile averla prima? So che c’è di mezzo il fine settimana, ma ne ho proprio bisogno entro lunedì”. Deve aver capito che era importante, così mi ha guardato con tenerezza e mi ha detto. “Sai, oggi è venerdì e sono già passati a rtirare lo sporco e tornano lunedì. Però facciamo così, la lavo io, te la metto a bagno e per lunedì pomeriggio è pronta”.
E a lei va il secondo grazie.
Due persone gentili, che hanno fatto qualcosa in più rispetto al loro lavoro, a dispetto di chi pensa che da queste parti sono tutti scontrosi. Ogni tanto si incontrano persone diverse.