Il pennello passa leggero sul legno, il colore cambia, diventa viola scuro. Poi trasforma una scatola rotonda, dorata, contenitore per uno di quei pacchi di Natale che nascondono cioccolatini e salame tra la paglietta trasparente. Dettagli. Piccoli cambiamenti. Mi piace alzare lo sguardo e vedere le travi di legno. Mi piace salire la scala per andare a dormire e vedere il cielo da una finestrella che segue la linea obliqua del tetto. Mi piace l’idea di aver sistemato le mie cose come piace a me. I numeri di Internazionale in ordine di data (un paio del 2004, pochi 2006, e poi a seguire fino a venerdì scorso), il mobile del bagno con il vetro della Billy in versione limitata. I miei libri sugli scaffali, i saggi da un lato, i romanzi dall’altro, non ancora in ordine alfabetico, ma almeno vicini per autore. Mi piace sapere che sono riuscita a montare il letto da sola, anche se mancano ancora metà doghe di legno. Mi piace entrare in questo cortile e avere la sensazione di essere in un altro mondo: le statuette di santi e madonne alla finestra della pizzeria, le piante grasse dietro le ringhiere, l’ascensore che sembra annunciare l’arrivo di un treno, din-don. Devo ancora appendere le fotografie. Un dettaglio dopo l’altro, per la mia casa nuova.
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Dalla finestra sul tetto si vede il cielo
Published aprile 21, 2011 Riflemozioni Leave a CommentTag:ikea, pavia, trasloco
Parola del giorno: amarelo, giallo.
Quello del sacchetto IKEA. Io e Betty stavamo andando a Sintra, quando poco fuori Lisbona ci è apparsa la scritta gialla e blu. Così al ritorno non abbiamo resistitio alla tentazione e ora siamo in possesso del nuovo catalogo 2010… in portoghese!
Ikea mon amour
Published settembre 16, 2008 Riflemozioni 9 CommentsTag:catalogo, giovani, ikea, incontri
E’ arrivato il nuovo catalogo Ikea. Negli atri dei palazzi le copie stanno impilate una sull’altra. Chi entra ne prende uno, inizia a sfogliarlo in ascensore o salendo le scale. Apre la porta di casa ancora con gli occhi incollati alle scritte “novità”. In casa si finisce per averne due o tre copie, più o meno una per stanza. Devo ammettere di essere innamorata del catalogo Ikea. Mi piace sfogliarlo al mattino, distratta dalla colazione. Appoggiata in poltrona o a pancia in giù sul letto. Mi piace fantasticare con chi mi sta vicino pensando a misure, mobili e soluzioni da mettere in cucina o in camera da letto. Arrivando a conoscere quasi a memoria dove si trovano le librerie, dove piatti e bicchieri e poi lampade, candele e cornici. Mi piace sfogliarlo insieme alle amiche, sognando di una casa futura, mi piace mettere un segnalibro che dice “la prossima volta che vado all’Ikea questo lo devo comprare”.
Guardandomi intorno vedo che agli under 30 il catalogo Ikea fa questo effetto: fa mettere in moto l’immaginazione, legata al desiderio di una casa futura, legata al momento in cui si sceglierà che mobili comprare, e fortunatamente per niente legata all’idea che lo si possa fare solo in coppia. Senza esagerare, ma libera la mente, e dà un senso di “si può fare”, anche con pochi soldi, anche con stipendi a singhiozzo.
Mi piace pensare che il nuovo catalogo possa anche diventare l’incipit di una conversazione in un incontro casuale. Capita in treno. Lui trova il catalogo abbandonato sul sedile, lo sfoglia. Gli chiedo se ci sono cose carine. Me lo passa. In effetti non ci sono tantissime novità, però rende di più dal vivo. E così si finisce a parlare di mobili, di case, di dove vivi, cosa fai, come è andata la tua giornata.