Posts Tagged 'secolo XIX'

Cosa possiamo fare per loro? Un aiuto da Twitter

Cosa possiamo fare per loro? Una domanda che mi ha tolto il fiato.

In questi giorni in cui Genova è distrutta dalla pioggia ancora una volta Twitter ha dimostrato quanto può essere utile per dare informazioni. Il Secolo XIX ha aggiornato, segnalato e a sua volta raccolto segnalazioni dalla gente, da chi magari non poteva telefonare perché i cellulari hanno problemi e i telefoni fissi sono alle prese con continue interferenze. Internet dunque come unico mezzo di comunicazione. Ieri mattina ho mandato anche io un tweet: mia zia in piazzale Adriatico era ancora bloccata in casa, gli appartamenti e le scale del primo piano invasi dal fango, impossibile quindi uscire. Con lei c’era una vicina con un bimbo piccolo, scappata dalla sua casa ormai da buttare, ma senza pannaloni per il piccolo. Tutti senza elettricità. Ho scritto al SecoloXIX perché io faccio lo stesso lavoro. Curo i social network del quotidiano La Provincia Pavese e mi è venuto naturale mandare una segnalazione. Ho pensato che li avrebbe aiutati a raccogliere voci dalla città, e forse segretamente ho pensato che potessere servire a quelle persone in trappola. Mi hanno risposto subito che avrebbero girato la segnalazione alla regia dei soccorsi. Dopo qualche ora mi hanno ricontattata per sapere se la situazione era risolta, e no, ancora no, la ragazza era riuscita a farsi portare via con il bambino, ma nel palazzo c’erano oltre a mia zia molti anziani tutti senza luce. Il tweet del SecoloXIX “cosa possiamo fare per loro?” mi ha commossa. Perché ho subito chiamato mia zia e le ho chiesto di cosa avevano bisogno, se avevano da mangiare, acqua. Ancora per un giorno sì ed è quello che ho risposto al quotidiano. Mi ha commossa perché ho capito che avrebbero fatto in modo di intervenire. Avrebbero davvero fatto qualcosa. E non posso che ringraziarli.

Potenza di Twitter, ma anche e soprattutto delle persone che ci stanno dietro.

Precari eliminati, ultimo giorno a pulire gli avanzi della Notte bianca

Nel caos della Notte bianca di Genova, tra la folla, tra le 400mila persone in movimento, nei vicoli soprattutto, nel centro storico, le pettorine gialle spiccavano nel buio. Gli spazzini dell’Amiu hanno lavorato tutta la notte, hanno iniziato a raccogliere cartacce e avanzi di cibo presto, prestissimo. Mi dicono che le loro ore di lavoro per la Notte bianca genovese sono state pagate dagli sponsor. Ma il loro contratto resta appeso a un filo, e per molti è già carta straccia. Una protesta silenziona: un cartello attaccato alla schiena con la scritta “Precario eliminato”. Perché per effetto dei tagli il loro posto di lavoro è perso. Quanti dei 400mila hanno visto quei fogli bianchi sulle schiene di ragazze e ragazzi tutti giovanissimi?

Copio e incollo dal Secolo XIX

“Record di lavoro con i precari Amiu e super raccolta di vetro con un tonnellaggio superiore a quello del 2010 mentre in leggero calo quello della plastica. Lavoro svolto da 300 operatori Amiu, un terzo dei quali era all’ultimo o penultimo giorno dilavoro quale precario, condizione in cui si trova mediamente da due o tre anni con punte anche di cinque o sei. Ora licenziati a causa della finanziaria che assoggetta, pur essendo Amiu in condizioni di gestione economica di equilibrio e una società di igiene pubblica, non un ente locale o simile, al blocco di assunzioni a termine o alle stabilizzazione”.


I BRUSCHI DETTAGLI

Raccontare, vedere poi ascoltare e scrivere. Leggere, chiedere, curiosare. E una pagina bianca per dirlo a qualcuno. Non il Tutto, solo qualche dettaglio

SUL COMODINO

Paul Auster, un po' di Pamuk, Erri De Luca

ULTIME LETTURE

Un uso qualunque di te (Sara Rattaro)

Twitter factor (Augusto Valeriani)

La vita è altrove (Milan Kundera)

1Q84 (Haruki Murakami)

Zita (Enrico Deaglio)

L'animale morente (Philip Roth)

Così è la vita (Concita de Gregorio)

I pesci non chiudono gli occhi (Erri De Luca)

Cattedrale (Raymond Carver)

Lamento di Portonoy (Philip Roth)

Libertà (Jonathan Franzen)

Il dio del massacro (Yasmina Reza)

L'uomo che cade (Don De Lillo)

Il condominio (James G. Ballard)

Sunset limited (Cormac McCarthy)

I racconti della maturità (Anton Cechov)

Basket & Zen (Phil Jackson)

Il professore di desiderio (Philip Roth)

Uomo nel buio (Paul Auster)

Indignazione (Philip Roth)

Inganno (Philip Roth)

Il buio fuori (Cormac McCarthy)

Alveare (Giuseppe Catozzella)

Il Giusto (Helene Uri)

Raccontami una storia speciale (Chitra Banerjee Divakaruni)

Cielo di sabbia (Joe R. Lansdale)

La stella di Ratner (Don DeLillo)

3096 giorni (Natascha Kampusch)

Giuliano Ravizza, dentro una vita (Roberto Alessi)

Boy (Takeshi Kitano)

La nuova vita (Orhan Pamuk)

L'arte di ascoltare i battiti del cuore (Jan-Philipp Sendker)

Il teatro di Sabbath (Philip Roth)

Sulla sedia sbagliata (Sara Rattaro)

Istanbul (Orhan Pamuk)

Fra-Intendimenti (Kaha Mohamed Aden)

Indignatevi! (Stéphane Hessel)

Il malinteso (Irène Némirovsky)

Nomi, cognomi e infami (Giulio Cavalli)

Tangenziali (Gianni Biondillo e Michele Monina)

L’Italia in seconda classe (Paolo Rumiz)

ULTIME VISIONI

Be kind rewind (Michel Gondry, 2007)

Kids return (Takeshi Kitano, 1996)

Home (Ursula Meier, 2009)

Yesterday once more (Johnnie To, 2007)

Stil life (Jia Zhang-Ke, 2006)

Cocaina (Roberto Burchielli e Mauro Parissone, 2007)

Alla luce del sole (Roberto Faenza, 2005)

Come Dio comanda (Gabriele Salvatores, 2008)

Genova, un luogo per dimenticare (Michael Winterbottom, 2010)

Miral (ulian Schnabel, 2010)

Silvio forever (Roberto Faenza, 2011)

Election (Johnnie To, 2005)

Oasis (Lee Chang-dong, 2002)

Addio mia concubina(Chen Kaige, 1993)

La nostra vita (Daniele Luchetti, 2010)

Departures (Yojiro Takita, 2008)

La pecora nera (Ascanio Celestini, 2010)

Flags of our fathers (Clint Eastwood, 2006)

L'uomo che fissa le capre (Grant Heslov, 2009)

Buongiorno Notte (Marco Bellocchio, 2003)

Vallanzasca - Gli angeli del male (Michele Placido, 2010)

Paz! (Renato De Maria, 2001)

Stato di paura (Roberto Burchielli, 2007)

Gorbaciof (Stefano Incerti, 2010)

L'esplosivo piano di Bazil (Jean-Pierre Jeunet, 2008)

Confessions (Tetsuya Nakashima, 2010)

127 ore (Danny Boyle, 2010)

Qualunquemente (Giulio Manfredonia, 2011)

American life (Sam Mendes, 2009)

Look both ways (Sarah Watt, 2005)
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